L’Abbazia di Pomposa

L’origine dell’Abbazia risale ai secoli VI-VII, quando sorse un insediamento benedettino su quella che era l’Insula Pomposia, un’isola boscosa circondata da due rami del fiume e protetta dal mare. Dopo il Mille cominciò la stagione di maggior splendore e divenne centro monastico fiorente votato ad una vita di preghiera e lavoro, la cui fortuna si legò alla figura dell’abate San Guido. Il monastero pomposiano accolse illustri personaggi del tempo, tra i quali è da ricordare Guido d’Arezzo, il monaco inventore della scrittura musicale basata sul sistema delle sette note. Chi ama l’arte antica non deve perdere l’occasione di ammirare nella basilica di Santa Maria uno dei cicli di affreschi più preziosi di tutta la provincia di ispirazione giottesca e il bellissimo pavimento a mosaico con intarsi di preziosi marmi collocati tra il VI e XII secolo.

Visitare Comacchio in “Battana”

Una delle cose più suggestive è visitare il centro storico di Comacchio a bordo delle tipiche imbarcazioni denominate “batane“, che praticano il servizio gratuitamente. Si parte dal cospetto del monumentale Trepponti, davanti all’Antica Pescheria, e si punta direttamente verso il dirimpettaio Ponte Degli Sbirri o delle Carceri.

Accanto sorge Palazzo Bellini tipico esempio di manufatto gentilizio ottocentesco, dimora di un’aristocratica Famiglia Comacchiese, oggi sede dell’archivio storico e della biblioteca comunale , mentre nella parte opposta troviamo il Museo Delta Antico un’imponente opera architettonica innalzata dalle fondamenta come pubblico asilo della sofferente umanità, come ricorda la lapide dedicatoria del 1784, affissa all’ingresso principale.

Oggi, all’interno dell’Ospedale che ospita il prestigioso Museo Delta Antico, è stato appositamente riservato una spazio espositivo per la storia, nell’ ex sala parto, destinata a preservare le memorie dei cittadini e delle cittadine che qui hanno lavorato, ricevuto cure, prestato assistenza.Nelle sue sontuose sale trova posto la Galleria d’Arte Moderna, che ospita ogni anno rassegne e mostre a livello nazionale.

Sempre nelle vicinanze di Palazzo Bellini si trova il Museo del Carico della Nave Romana, che espone il prezioso materiale rinvenuto a bordo di una imbarcazione commerciale risalente al I secolo a.C., ritrovata nel 1981 nei pressi di Comacchio.

Pesca alle vongole nella Sacca di Goro

All’estremo lembo della provincia di Ferrara, si trova la Sacca di Goro, che rappresenta l’habitat ideale di numerose specie ittiche e, in particolare, di vongole e cozze.

L’allevamento di mitili, tra cui primeggia la vongola filippina, è in questa zona una tradizione recente, che però si innesta su una lunga storia di rapporto con il mare. Il paese di Goro, antico borgo di pescatori, è diventato in poco tempo il punto di riferimento in Italia per la produzione di questo mollusco.

L’attività di allevamento viene svolta come in un campo agricolo: il novellame viene seminato manualmente, poi l’area viene chiusa per 6-12 mesi fino alla raccolta. Quest’ultima si effettua con rasche a mano corte o lunghe, o da apposite imbarcazioni chiamate vongolare; una volta raccolte, le vongole vengono setacciate e depurate in appositi stabulari prima di essere messe in commercio.

Il Parco del Delta del Po

Il Parco regionale del Delta del Po si estende su 53.000 ettari tra la Provincia di Ferrara e la Provincia di Ravenna. All’interno del Parco del Delta del Po ci sono diversi punti di accoglienza per istruire i visitatori e guidarli nei diversi itinerari che si snodano tra le pinete, le valli ed i piccoli centri storici. È possibile visitare il Parco a piedi e in bicicletta, oltre a percorrerne i corsi fluviali con la barca o la motonave.

Tra le attività che si possono praticare nel parco ci sono anche l’equitazione e, soprattutto, il birdwatching, con molte migliaia di persone che lo praticano.

Non perdere l’occasione di visitare questo fantastico parco naturale usando le escursioni organizzate con accompagnamento di personale esperto, che consentono di scoprire il territorio protetto secondo un approccio ecocompatibile, in barca, in bicicletta, a piedi, forme lente e accessibili a tutti, la maniera più giusta per visitare, nei diversi periodi dell’anno, un’area protetta tra le più importanti d’Italia e d’Europa.

Birdwatching nel Delta del Po

Il Parco del Delta del Po rappresenta uno dei più splendidi esempi di area naturalistica Europea grazie alla grande complessità e biodiversità dei suoi territori.
Dichiarata Patrimonio Mondiale UNESCO per il suo ecosistema naturale, il Parco del Delta rappresenta un esempio unico di armonia tra uomo e natura, dove le attività si mescolano con la vita naturale e con le ricche flora e fauna, e dove si ritrovano affascinanti testimonianze storiche e artistiche nelle vicine città.

Il Parco è ritenuto una vera roccaforte Europea per molte specie rare di uccelli. Alcune di queste nidificanti costituiscono vere rarità a livello internazionale, come il Marangone minore, con l’unica colonia dell’Europa occidentale, la Sterna di Ruppell, con le uniche coppie nidificanti di tutto il Continente, e l’affascinante Fenicottero presente ormai in pochissimi parchi Europei. Una vacanza nel parco ti permetterà di scoprirle tutte, con un po’ di fortuna!

A far da padrone sono le oltre 300 specie di uccelli presenti nel territorio del Parco, numeri che fanno del Delta del Po, insieme alla qualità dei suoi servizi di fruizione e ospitalità, la capitale europea del birdwatching.
Tra le specie di grande pregio, ricordiamo lo Svasso Maggiore e il Tuffetto, il Gabbiano Roseo, il Corallino e il Beccapesci; tra le anatidi il Mestolone, la Canapiglia, la Moretta Grigia e la Volpoca; il Cavaliere d’Italia e la rarissima Pernice di mare tra i trampolieri; molte le anatre svernanti, come le folaghe, i Germani Reali e i Moriglioni. Sono di passo, invece, il Quattrocchi, lo Svasso piccolo, il Fistione turco, il Mignattaio, la Spatola.

Tra i rapaci sono nidificanti i Falchi di Palude e l’Albanella minore. Fortissima è la presenza di Ardeidi, quali l’Airone, il Bianco maggiore, l’Airone Cenerino, la Garzetta, l’Airone rosso, il Tarabuso e Tarabusino e di limicoli, come Corrieri, Avocette, Combattenti, Pivieri, Beccaccini, Chiurli, Pittime, Pettegole, Piro Piro. Essendo valli ricchissime di pesce, non può mancare il Cormorano. Vera e propria “star” del birdwatching è il fenicottero rosa, presente in oltre 400 esemplari nella Salina di Comacchio.